La piccola libreria sul Tamigi by Frida Skybäck

autore:Frida Skybäck [Skybäck, Frida]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Giunti
pubblicato: 2022-12-08T00:00:00+00:00

* * *

Come al solito Marcia arrivò in ritardo al loro appuntamento a pranzo, nonostante sapesse che Martinique avrebbe potuto prendersi solo una breve pausa. Fece un’entrata in grande stile, trotterellando sui suoi tacchi alti e finse di cercare sua sorella sebbene il ristorante fosse quasi vuoto.

«Martinique» pronunciò ad alta voce alzando le mani. «Mia cara!»

Martinique sorrise e pur sapendo che Marcia si sarebbe aspettata che lei si alzasse, fece solo un cenno verso la sedia di fronte.

«Siediti. Io ho già ordinato.»

Con le sue unghie rosse ben curate Marcia si sistemò sui capelli gli occhiali da sole, che probabilmente erano più cari della Fiat arrugginita che guidava Martinique.

«Spero tu non abbia ordinato anche per me! Sai che non mangio cibo qualunque.»

Che cosa ci sarà questa settimana, pensò Martinique tra sé. Zuppa di cavolo? Omogeneizzato? Cibo macrobiotico?

«Credo che ci siano solo un paio di menù tra cui scegliere.»

Marcia increspò le labbra.

«È perché ti ostini a venire in questi…» si guardò intorno con sdegno «ristoranti mediocri.»

Marcia tirò fuori un fazzoletto dalla borsa e strofinò la sedia prima di accomodarsi.

«La gonna è nuova» disse scusandosi. «Non si può trattare una Chanel bianca così come capita.»

Martinique la osservava in silenzio. Lei e Marcia non potevano essere più diverse e le restava difficile capire come loro potessero essere sorelle. Fin dall’inizio avevano dato importanza a cose opposte nella vita. Marcia aveva sempre cercato il prestigio e aveva iniziato presto a uscire con i ragazzi più popolari della scuola. Mentre Martinique restava a casa a leggere o a dedicarsi a un gioco insieme ai genitori, Marcia usciva per appuntamenti importanti.

Nonostante avessero avuto la solita, umile paghetta mensile, lei riusciva a vestirsi in modo raffinato, e se Martinique si nascondeva insicura dentro qualcosa che ricordava piuttosto una tenda pesante, Marcia si aggirava altezzosa in minigonna e canottiere aderenti.

Martinique si era presto conquistata il titolo di brava ragazza che faceva sempre quello che ci si aspettava. Aveva voti alti, consegnava i compiti in tempo e non rincasava mai tardi alla sera. Marcia era stata l’esatto opposto. Se ne fregava della scuola e i suoi genitori si lamentavano sempre del suo comportamento.

Eppure in Martinique c’era una punta di invidia, poiché nonostante Marcia avesse fatto tutto ciò che non doveva, le cose le erano andate piuttosto bene. Era stata lei a sposarsi con un uomo di successo, lei che viveva in una splendida casa a Kensington, lei che mandava i suoi figli in una scuola privata, lei che aveva intrapreso viaggi di lusso in ogni angolo del pianeta e lei che non aveva mai avuto bisogno di lavorare ma si era potuta dedicare all’arredamento, allo shopping, ad allenarsi e a sorridere alle fotocamere ai vari eventi di beneficenza.

Marcia era una superstar e Martinique una consumata madre lavoratrice dalla carriera sfortunata e in difficoltà economiche. Com’era anche solo possibile che loro due condividessero lo stesso DNA?

Un cameriere arrivò e prese l’ordine di Marcia, un’insalata speciale con verdure al vapore.

«Così i broccoli non perdono le loro sostanze nutritive» spiegò porgendo il menù al cameriere che si allontanò.

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